I RISULTATI DELLA CHALLENGE ORGANIZZATA DALLA NOSTRA SCUOLA DI CUCINA PROFESSIONALE DI MILANO, DEDICATA ALL’ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE D’ITALIA 2021

Si sono da poco concluse le votazioni di una challenge culinaria, indetta dalla sede milanese di Accademia Italiana Chef. L’iniziativa ha visto partecipare decine di studenti che hanno frequentato i corsi della Scuola di Cucina Professionale e che hanno preso parte ad una sfida importante: realizzare una portata inedita, avente come tema l’anniversario suddetto.

La giuria era composta dall’Executive Chef e docente Claudio Olivieri, figlio d’arte nato e cresciuto nella più tradizionale ristorazione emiliana sotto l’egida del padre Carlo, e da tre Assistenti. Claudio annovera un’esperienza di centinaia di studenti formati in quanto docente dell’Accademia ed è stato premiato come Stella della Ristorazione Italiana nel 2015 e 2016 per i suoi meriti nel settore.
Gli Assistenti, Cristina Buracchia, Massimiliano Guadaganuolo e Daniele Giannini sono stati studenti dei corsi accademici che si sono distinti per le loro qualità e capacità e sono quindi stati selezionati quali Assistenti, svolgendo il loro ruolo in maniera ineccepibile, contraddistinguendosi per capacità creativa ed organizzativa. Cristina è un’imprenditrice nel settore della ristorazione, Massimiliano è un Personal Chef e Daniele è un diplomato con lode e premio Accademico specializzatosi quale Maestro della Pasta e dei Primi Piatti Italiani e come Chef. Sia Cristina che Daniele annoverano inoltre vaste competenze ed esperienze nel settore della moda e dell’estetica e Massimiliano nell’ambito della comunicazione.

Chi sono i Vincitori della Challenge organizzata dalla nostra Scuola di Cucina Professionale

Matteo Carlesso - Primo Classificato

scuola di cucina professionale a milano primo calssificatoAl primo posto con 39/40esimi troviamo Matteo Carlesso con il suo piatto "Buon Viaggio Tricolore".
In occasione del 25 aprile mi sono immaginato un viaggio lungo tutta la penisola italiana alla ricerca di materie prime d’eccellenza caratteristiche del territorio che potessero accompagnare la mia passione per il pesce crudo trasmessami da mio padre quando ero bambino. - racconta Matteo - Dal sud ho voluto pescare il Gambero Rosso di Mazara, grande protagonista del piatto utilizzato crudo in purezza, dal centro ho preso la stracciatella e, sempre del centro, ho usato pomodorini Pachino per il corallo alla bottarga di Cabras sarda, fino ad arrivare a nord per raccogliere il Basilico Ligure. Sperando possa essere di Vostro gradimento, dedico questo piatto ai miei genitori, cultori della cucina italiana e non solo, in particolare a mio padre, mancato nel novembre scorso, maestro nell’insegnarmi ad apprezzare ed amare il mare a tavola nella sua forma più essenziale”.
Composizione: Gambero Rosso di Mazara con crema di clorofilla di basilico e caprino, quenelle di stracciatella, corallo di pomodorini Pachino e bottarga di Cabras, maionese di avocado.

Enisa Xhasana - Seconda Classificata

Al secondo posto, a soli due punti di distacco dal primo, troviamo Enisa Xhasana, con il suo dessert "Dolce Rinascita".
Il dolce nasce dalla ricorrenza dell'anniversario della liberazione d'Italia, dall'idea di descrivere in un piatto il paese. Verde, bianco e rosso sono i colori sia presenti nella bandiera italiana sia nel dolce che ho deciso di proporvi. Hanno caratteristiche e significati simili: il verde è il segno della speranza, infatti nel dolce troviamo un crumble e il cremoso al pistacchio come un seme che ricorda la rinascita, la speranza, tramandando il messaggio di un popolo che nonostante le sofferenze dell'epidemia ha trovato il coraggio di guardare avanti, con la speranza di ripartire. Il bianco viene rappresentato dal semifreddo al cioccolato bianco aromatizzato al rum che è il simbolo di fede, donando semplicità, morbidezza e cremosità al palato. Infine il rosso dal sorbetto alla fragola come simbolo di amore, passione e dalla fragola che è un frutto solare, che rappresenta la primavera dando un sapore di freschezza al dolce. Questa è una Dolce Rinascita perché descrive come il paese nonostante tutto ciò che ha passato trova il coraggio di rinascere, senza fermarsi davanti a nessun ostacolo e avere sempre una visione dolce sulla vita.
Composizione: Semifreddo al cioccolato bianco aromatizzato al rhum. Sorbetto alla fragola. Crumble al pistacchio.

Luis Santorelli - Terzo Classificato

Al terzo posto, a 34 punti, abbiamo Luis Santorelli con "Piccola Venezia".
Furono gli Italiani Cristoforo Colombo ed Amerigo Vespucci a scoprirla nel XV secolo d.C. È ad Amerigo che si deve il nome “Venezuela” cioè “piccola Venezia”. Le palafitte degli indigeni lungo la costa portarono alla memoria del grande navigatore le abitazioni sull’acqua della città veneta. Mezzo secolo dopo, tanti italiani tra i quali i miei nonni sono dovuti scappare dalla propria terra cercando una vita migliore a causa della distruzione che aveva lasciato la seconda guerra mondiale e tanti anni di dittatura nazifascista, arrivando casualmente alla “Piccola Venezia”. L’anniversario della Liberazione d’Italia è un omaggio a tutti gli Italiani, quelli che hanno lottato fino alla fine e quelli che hanno cercato un futuro migliore portando sempre il Tricolore nel cuore. In questo antipasto c’è una fusione di due culture che si erano incontrate tantissimi anni fa: le “arepas”, piatto tipico venezuelano elaborato con farina di mais e il baccalà mantecato, ricetta veneta. Le “arepas” sono state arricchite con il nero di seppia e poi fritte dando la giusta croccantezza che contrasta perfettamente con la farcitura: un cremoso baccalà mantecato, la cipolla rossa di Tropea sotto aceto balsamico serve per sgrassare e la fogliolina di coriandolo per dare una nota di freschezza. Il tutto accompagnato da due salse che dipingono il Tricolore sul piatto bianco, una fatta con avocado e l’altra con pomodorini datterini confit. Un antipasto ispirato dal legame tra queste due terre che mi appartengono, per commemorare la libertà.

Dario Pessarelli - Quarto Classificato

Al quarto posto, a poca distanza dal terzo ed a 32 punti troviamo Dario Pessarelli che ci ha presentato il piatto "Con le Nostre Mani."
Per questa challenge ho pensato di fare un inversione totale del percorso che solitamente predispongo per ideare i piatti. Ho voluto prendere un piatto storico della cucina povera italiana: fave e pecorino ed ho provato a renderlo in una forma accattivante. Ho voluto anche pormi dei limiti sia di spesa (infatti il piatto costa poco più di 5 euro) sia di numero di ingredienti utilizzati, sia della produzione degli scarti (ho utilizzato tutto degli ingredienti scelti, anche la buccia delle fave). Ho creato due salse con le fave e il pecorino, una cialda modellata col pecorino e ho fritto le bucce delle fave con pan grattato. Sicuramente avere molti limiti è una sfida, così come chi ci ha preceduto ha dovuto superare limiti senz'altro più ardui dei nostri, recuperando anche dagli scarti risorse preziose.

Un quinto posto per sette partecipanti

Al quinto posto, a 29 punti ed incredibilmente tutti a parimerito, troviamo ben sette candidati!
Giuditta Vittone, con "Risotto alla Pollock"; Gaia Cesti, con "Fiori di Panna in Tricolore"; Giulia Casagrande, con "Freschezza d’Animo"; Ilenia De Napoli, con "Bufala in Tricolore"; Romualdo Lamarca, con "Ora Come Allora, Sua Maestà la Pasta Asciutta"; Krystel Rodrigo, con "Cappelletti Bastonati alla Crema di Parmigiano"; Patrizia Caramello, con "Risate per un Futuro Migliore".

Menzioni al merito

Abbiamo infine quattro menzioni al merito: Simone Cardillo con "Poveri Ma Liberi", Menzione al Merito per l’Essenzialità; Gioacchino La Mendola, con "Libertà", Menzione al Merito per la Composizione; Giorgio Rosato, con "Rialziamo la Cresta!", Menzione al Merito per la Ricerca Culinaria; Massimiliano Pegorari con "Liberiamo l’Italia", Menzione al Merito per la Giustapposizione degli Elementi.

L'Accademia Italiana Chef, Scuola di Cucina Professionale ringrazia tutti I partecipanti per aver abbellito e reso più gourmet l’Anniversario della Liberazione d’Italia 2021, celebrando insieme a noi una giornata che, in questo anno così difficile per la ristorazione, vuole essere d’auspicio per una riapertura che possa rappresentare una ripristinata “liberazione” per il settore della ristorazione italiana.

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